DESCRIZIONE PERCORSO

Primo giorno: Bosco di Maletto

• La nostra avventura parte dal cancello forestale accanto al maestoso Monte la Nave. Attraverso un sentiero pianeggiante, raggiungeremo il Rifugio forestale “Trentasalme”, immerso in un silenzioso bosco di Cerri e Lecci. La struttura, interamente in pietra lavica, regala un’atmosfera unica e rilassante.
• Proseguendo, seguiremo la strada forestale attraverso una Cerrita caratteristica del vulcano, dove dominano querce e rare macchie di castagno.
• Lasceremo il sentiero per una piccola traccia che conduce alla grotta del Cernaro, una spettacolare cavità lavica di circa 160 metri. Con caschetti e torce esploreremo in sicurezza le sue affascinanti profondità.
• Attraverso una ripida mulattiera, raggiungeremo il rifugio Case Nave, l’ultimo prima di raggiungere la Pista Altamontana.
• Di fronte a noi svetta Monte Maletto, un antico cratere estinto tra i più imponenti dell’Etna. Il periplo settentrionale, avvolto da una vegetazione altomontana tipica, ci regalerà scorci suggestivi che ci condurranno al Rifugio di Monte Maletto.
• Qui accenderemo il camino e passeremo la notte.

Secondo giorno: Cuore di Etna Ovest

• La giornata inizia presto, con una colazione energetica prima di partire. Saliremo lungo il tracciato che dal rifugio ci porta a Monte Scavo. Dopo pochi passi, il bosco si aprirà davanti a noi, regalando una vista spettacolare dell’intero costone Ovest del vulcano, a 2000 metri di altitudine.
• Attraversando la vasta Pineta di Monte Scavo, arriveremo all’omonimo rifugio, dove faremo una breve pausa per rifiatare e ammirare il paesaggio che ci circonda.
• Da qui, entreremo nel cuore del versante Ovest, camminando sulle lave del 1651, che ospitano affascinanti abbissi come le misteriose Grotte dell’Angelo e ingrottamenti unici, tra cui la sconosciuta “Grotta Amazzonia”, che esploreremo insieme.
• Raggiunto Monte Egitto, conosciuto anche come “Munticittu”, faremo tappa per ammirare le sue imponenti querce secolari, testimoni silenziosi della resilienza della natura.
• Proseguendo, supereremo Monte Lepre e ci troveremo di fronte a una vista che spicca nel verde di questo versante: l’area eruttiva dei Monti De Fiore. Saliti sugli orli craterici, cammineremo su piccoli vulcani dormienti, nati dalla “recente” eruzione del 1974.
• La nostra tappa finale ci condurrà a Monte Ruvolo e al suo rifugio, che offre una terrazza spettacolare sulla Sicilia Occidentale. Qui, ammireremo il tramonto infinito che tinge il cielo e il paesaggio circostante. Un finale da sogno per una giornata indimenticabile.

Terzo giorno: Bosco di Centorbi

• Lasciato il rifugio, ci incammineremo verso sud.
• La nostra avventura prosegue, con il sentiero che ci porta a una quota più bassa, dove la vegetazione cambia e si fa più rigogliosa.
• Stiamo per entrare nell’immensa lecceta di Centorbi, un bosco incantato che ci avvolgerà con i suoi silenzi. Qui, crateri laterali spenti emergono dalla vegetazione a Quercus Illex, creando un paesaggio misterioso e affascinante.
• Arriviamo così al Rifugio Forestale di Case Zampini, un angolo fatato incastonato nel cuore del bosco, che ci accoglie con la sua atmosfera unica e intima.
• Scendendo lungo la lecceta, costeggeremo i crateri laterali spenti di Monte Sellato e Monte Peloso, testimoni di un passato geologico che ancora oggi regala scorci suggestivi.
• Questo antico luogo, un tempo dedicato al pascolo, ospita anche curiose strutture storiche: i “Pagghari”, piccoli ripari costruiti dai pastori in pietra lavica e paglia, per proteggersi dalle intemperie.
• Infine, circumnavigheremo l’imponente Monte Minardo, con la sua maestosità che si staglia davanti a noi, per arrivare a Piano dei Grilli, tappa finale del nostro cammino.